La zia Angelina era una zia (la chiamavo così anche se non ho ancora capito di preciso la parentela) che viveva a Collabrigo. La zia Angelina si presentava puntualmente a tutte le feste comandate a casa mia. Ovviamente veniva anche a Pasqua verso le 16 costringendomi a rimanere vestito da festa fino a quell’ora. Il suplizio del vestito da festa, veniva compensato quando vedevo arrivare la zia Angelina con le borse del Famila dalle quali spuntavano i grossi ciuffi delle uova di cioccolato. Pensate un bambino di 8 anni davanti a un uovo di cioccolato… le bave arrivavano fino a terra mentre aspettavo che terminassero i convenevoli, i saluti, i “ma quanto sei cresciuto” i “ma sei un omeneto ormai”, finalmente prendeva il mio uovo e me lo dava. La felicità finiva nel momento nel quale aprivo l’uovo: cioccolato scuro, sicuramente fondente (mer**!), almeno speriamo nel regalo…un portachiavi (mer*****!!!!!!).
Appena ho avuto il motorino e la libertà di uscire appena dopo il pranzo di Pasqua non ho più visto la zia Angelina.
NON FATE COME ZIA ANGELINA, COMPRATE UN BEL REGALINO, PORTATELO IN PASTICCERIA E NOI VI FACCIAMO UN BUON UOVO INTORNO.
Non diventare la protagonista di questa storia in futuro, chiama la pasticceria Sarti ora!
La foto è la locandina di Zia Angelina (Tatie Danielle) è un film del 1990 diretto da Étienne Chatiliez.